Barelli (pres. Federnuoto): Per i Mondiali tutto ok

‘Da quel che viene detto e da quanto ho visto credo ci sia un allarmismo esagerato’. Cosi’ il presidente Federnuoto Paolo Barelli sui Mondiali. ‘Non solo, sono convinto – ha proseguito – che tutto sara’ realizzato al meglio, alla faccia dei gufi che vogliono che le cose vadano male’. I Mondiali di nuoto sono in programma a Roma dal 17 luglio al 2 agosto prossimi, e Barelli e’ convinto che ‘sara’ un grande Mondiale’.

Verso i mondiali: pioggia di record

frederick bousquetIl francese Frederick Bousquet ha stabilito il nuovo record del mondo sui 50 stile libero vincendo con il tempo di 20’94 la finale dei campionati nazionali a Montpellier. Il precedente primato apparteneva all’australiano Eamon Sullivan (21’28 realizzato il 28 marzo 2008 a Sydney). Bousquet ha preceduto anche il neo-primatista mondiale dei 100 stile, il connazionale Alain Bernard, secondo in 21’23.

camelia potecMa quello di Bousquet non è l’unico record di giornata. La diciannovenne francese Camille Muffat ha stabilito il nuovo primato europeo dei 200 misti. La Muffat ha vinto con il tempo di 2’09’37 la finale ai campionati francesi a Montpellier ed ha migliorato il primato che apparteneva alla britannica Hannah Miley (2’09’59). Agli Europei di Eindhoven 2009 la Muffat aveva vinto la medaglia di bronzo nei 200 misti.

Record europeo anche per la romena Camelia Potec nei 1.500 stile libero. Ai campionati nazionali di Francia, la Potec ha nuotato in 15’52″37, migliorando di oltre mezzo secondo il precedente primato continentale di Alessia Filippi: l’azzurra aveva fermato le lancette sul tempo di 15’52″84 il 16 luglio 2008 a Treviso.

Ma non è tutto. Ieri lo spagnolo Rafael Munoz Perez aveva stabilito il nuovo record europeo sui 100 farfalla maschili vincendo con il tempo di 50’46 la finale dei campionati francesi, fermandosi ad appena 6 centesimi dal record mondiale dello statunitense Ian Crocker. Munoz ha 21 anni ed è tesserato a Marsiglia. Il precedente record apparteneva allo stesso Munoz, che lo scorso 4 aprile a Malaga aveva nuotato in 50’58 ai campionati nazionale spagnoli.

E sempre ieri record europeo nei 200 rana per l’austriaca Mirna Jukic. Con il tempo di 2’22”46 messo a segno durante il meeting di nuoto di Vienna, l’atleta di casa ha migliorato il precedente limite di 2’22”91, stabilito sempre da lei lo scorso 28 febbraio nella stessa piscina.

La Jukic, 23 anni, aveva già  stabilito il giorno prima il record continentale nei 100 rana in 1’07”, migliorando di un decimo di secondo il primato della tedesca di origine sudafricana Sarah Poewe, fatto il 19 aprile 2008 a Berlino. L’austriaca, bronzo nei 100 rana ai Giochi di Pechino, conferma così le sue ambizioni di podio in vista dei prossimi mondiali di Roma.

Roma09: già  venduti 40000 biglietti

Circa 40mila biglietti per assistere ai Mondiali di nuoto di Roma 2009 sono già  stati venduti. “Di questi, il 20-25% è stato venduto all’estero. Perciò ci aspettiamo un flusso turistico piuttosto interessante”, ha affermato Roberto Diacetti, direttore generale del Comitato organizzatore della rassegna iridata in programma nella capitale dal 18 luglio al 2 agosto. “Il ricavato della vendita dei biglietti ammonta fin qui a 1.600.000 euro”, ha spiegato Diacetti in occasione della presentazione del villaggio di Roma 2009. Ben 3mila gli abbonamenti sottoscritti. Saranno 14mila i posti disponibili per l’atto inaugurale della rassegna, che si terrà  allo stadio dei Marmi il 18 luglio.- di cui 2mila riservati alle delegazioni. I biglietti per la cerimonià  saranno in vendita verso la fine di maggio o i primi di giugno e costeranno da un minimo di 60 euro a un massimo di 150 euro.

Presentato il Village Roma09

àˆ stato presentato oggi, nella sede dell’Associazione Stampa Estera di via dell’Umiltà , il Village Roma09, uno spazio di incontro, di shopping e di relax all’interno del Foro Italico in occasione dei tredicesimi Campionati del Mondo FINA. Una finestra sul mondo dello sport ma anche della cultura italiana che sarà  gestita da Jumbo Grandi Eventi, società  leader nell’organizzazione di eventi istituzionali, sportivi e congressuali.
Alla conferenza stampa hanno preso parte Giovanni Malagò e Roberto Diacetti, rispettivamente Presidente e Direttore Generale del Comitato Organizzatore Roma09, Rossella Bussetti, Amministratore Delegato di Jumbo Grandi Eventi, Jean Pierre Maffe, Direttore del Village, ed il giornalista e conduttore radiofonico e televisivo Pierluigi Diaco, al quale sarà  affidato lo spazio di approfondimento e di attualità  ‘œStile Libero’ all’interno del Village.

La struttura prevede al suo interno cinque aree distinte: l’Hospitality Village, dedicata ai membri della Federazione e del Comitato; il Market District, 12.000 mq di spazi espositivi e promozionali; la Piazza Eventi e Spettacolo, che ospiterà  gli eventi musicali ed artistici di richiamo internazionale; l’Area Relax Atleti, nella quale si ritroveranno i protagonisti del Mondiale prima e dopo le loro gare; la Food Court, al cui interno saranno allestiti 20 stand con cucina attrezzata.

Il Village Roma09 sarà  inaugurato il 15 luglio prossimo, due giorni prima dell’inizio della kermesse iridata. Rimarrà  aperto per 19 giorni, fino al 2 agosto, data di chiusura dei Campionati del Mondo.

Sorteggi mondiali. Settebello con USA, Macedonia e Romania. Setterosa con Uzbekistan, Ungheria e Cina

Si sono svolti a Roma i sorteggi per i gironi mondiali. Il Setterosa di Fiori è stato inserito nel girone A insieme ad Uzbekistan, Cina ed all’Ungheria. Un girone non semplice ma dove le Azzurre potranno dire sicuramente la loro. L’Italia esordirà  contro l’Uzbekistan per poi proseguire il suo percorso contro le ungheresi e chiudere contro le cinesi. Nel girone B giocheranno Russia, Stati Uniti, Grecia e Kazakistan; nel girone C Nuova Zelanda, Canada, Sud Africa ed Australia mentre nel D Germania, Brasile, Spagna e le campionesse olimpiche dell’Olanda. Il Settebello di Sandro Campagna, invece, è stato inserito nel girone D con Stati Uniti, Macedonia e Romania. Anche in questo caso un sorteggio impegnativo ma molto stimolante per gli azzurri che esordirà  contro gli americani e chiuderà  con i macedoni con in mezzo la partita contro i romeni. Gli altri gironi invece sono composti da Sud Africa, Canada, Germania ed Ungheria, campione Olimpico a Pechino, nel gruppo A; Montenegro, Croazia, Cina e Brasile nel gruppo B; Kazakistan, Serbia, Australia e Spagna in quello C.

Roma, le piscine vuote dei mondiali di nuoto

“Qui sorgerà  la città  dello sport”, annuncia il cartello all’ingresso del cantiere di Tor Vergata. Invece: qui riposerà  in pace, amen. Vasche vuote, scheletri di tribune, lo stendardo sbrindellato dei Mondiali di nuoto, Roma 2009. Dovevano aprirsi qui, nell’avveniristico guscio immaginato da Santiago Calatrava, dando al campus universitario e alla capitale quattro spettacolari piscine. Un tuffo nel vuoto. Le gru sono ferme. Ma lavorano altrove. Roma non avrà  la grande struttura che doveva essere il simbolo dell’evento, in compenso stanno sorgendo 63 nuovi impianti, 84 vasche. Molti con foresterie, decine di stanze che dovrebbero ospitare atleti a luglio, e poi? Molti in zone vincolate, dal paesaggio, dall’urbanistica e dal buon senso. Molti hanno trascinato con sé ampliamenti di circoli, sale fitness, box auto.

Un diluvio di iniziative private con agevolazioni pubbliche. Un piastrellamento azzurro sul pavimento di una città  che già  ora, vista dall’alto, quasi fa concorrenza a Los Angeles. I Mondiali sono un alibi, troppe opere non saranno finite in tempo. Ma resteranno dopo, per soddisfare una domanda a cui già  rispondono duecento piscine. Come è stato possibile?
Per capirlo abbiamo fatto un viaggio, come quello del “Nuotatore” del racconto di John Cheever portato sullo schermo da Burt Lancaster. Quell’uomo decideva in “una di quelle domeniche di mezz’estate in cui tutti se ne stanno seduti e continuano a ripetere: ho bevuto troppo ieri sera” di tornare a casa a nuoto, attraversando la contea da una piscina all’altra. Noi abbiamo percorso la città  in un giorno di festa, da un cantiere all’altro (Tor Vergata a parte, tutti all’opera, solo lavoratori extracomunitari, nessuno con l’elmetto protettivo). Curiosamente, la destinazione finale del viaggio ci ha riservato uno scenario simile a quello trovato dal personaggio letterario. Il resto del percorso, tutta un’altra storia. Questa.
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La prima tappa è sull’Appia Antica, numero 7000, davanti all’insegna Sporting Palace. La Città  dello Sport doveva esserci, ma non c’è; questo palazzo non dovrebbe esistere, invece eccolo qui. Sorge tra le rovine storiche, davanti a un parco. I nuotatori, si è detto, potrebbero allenarsi e poi rilassarsi sulla terrazza guardando la tomba di Cecilia Metella. Ma perché Cecilia Metella dovrebbe guardare dalla sua perduta pace eterna questa scatola di cemento da cui pende un festone che “annuncia” l’inaugurazione a giugno 2008? Bisogna fare un passo indietro.

Quando Roma ottiene i Mondiali 2009 parte la carica delle piscine. Cinque impianti saranno pubblici (Tor Vergata, Foro Italico, Ostia, Valco San Paolo, Pietralata). Ma non basteranno. La giunta Veltroni decide di aprire ai privati che bussano alle sue porte. In fondo, si tratta di prendere tre piccioni con una fava: organizzare i Mondiali, costruire la memorabile opera nel campus e rendere Roma una capitale natatoria planetaria. Partono 38 richieste, il commissario straordinario (all’epoca Angelo Balducci) ne avalla 23. La giunta filtra e riduce a 10 (un anno dopo ne accoglierà  altre 3). Tra le proposte bocciate: lo Sporting Palace. Nonostante il sì del commissario. Nonostante il parere, epr due volte favorevole, della Federazione nuoto presieduta da Paolo Barelli.

Mancavano i permessi dell’Ente Parco e della Soprintendenza archeologica. Era già  intervenuto il guardaparco con un’azione di sequestro. Eppure i lavori non si sono mai fermati. L’edificio è cresciuto. Già  appariva fuori posto com’era, tra le rovine e gli alberi dove l’hanno costruito, nel ’56, per ospitare uffici. Ora è un assurdo, eppure c’è. Non si è fermato il cantiere, ma neppure l’inchiesta della magistratura.
Sono tre gli indagati.

Ci sono altre quattro azioni giudiziarie sugli impianti dei Mondiali. Una è per “abuso edilizio, deviazione acque e modificazione terre, falsità  materiale commessa da pubblico ufficiale, truffa ai danni dello Stato”. A firma di Italia Nostra e contro Salaria Sport Village. Ci andiamo. Il circolo ha attualmente una sola piscina, coperta da un pallone, dove mentre passiamo non nuotano più di dieci soci. Ne sorgeranno altre tre, due da 25 e una da 50 metri. Due saranno coperte. Ci sarà  una foresteria da 41 stanze. Centosessantunomila metri cubi di cemento nell’alveo dello sversamento del Tevere. Uno di quei rischi su cui si fa poi vana polemica a disastro avvenuto. Più un paio di vincoli calpestati: paesistico e ambientale. Ma se lo Sporting Palace è rimasto nella lista dei bocciati (e ha costruito abusivamente) questo come ha potuto rientrare dopo il no del Comune guidato da Veltroni? E’ stato inserito in una seconda serie di autorizzazioni, compilata dal nuovo commissario straordinario, Claudio Rinaldi, su suggerimento della Federazione nuoto e passata dal Comune guidato da Alemanno. “Visto si scavi” per 9 impianti e 14 piscine. Oltre a questa ci sono, tra le altre, quella del Flaminio Sporting Club, di cui è dirigente Luigi Barelli, fratello del presidente federale che pure costruirebbe su un’area vincolata per intero.
E poi quella della riserva Macchione, di fronte alla tenuta del presidente della Repubblica, per la quale è partito un esposto che contesta la violazione di tre protezioni, e quella dell’area ex Snia Viscosa, parco destinato alla città , per cui l’autorizzazione ai lavori è arrivata in extremis. E, ultima ma solo in ordine geografico, la Sporting Life della società  sportiva Nomentum, a Mentana, prossima tappa.

Per arrivarci lasciamo Roma, superiamo Monterotondo, dove pure sorge un megaimpianto ancora non completato, e arriviamo in questa vallata, un tempo intatta. Lo Sporting Life ha campi da calcetto (sui quali al momento corrono cani impegnati in un concorso di agilità  che un megafono amplifica per la campagna), un laghetto da pesca e una club house. Ha aggiunto l’11 aprile un bar e ristorante, inaugurati con una serata eccezionale alla presenza del comico Nino Taranto. E le piscine? Eccole lì, tre buchi nella terra con altrettanti immigrati intorno. Una è per i bambini, le altre due sono di 25 e 34 metri. Lavori iniziati a marzo. Pronte per i Mondiali? Difficilmente. E che cosa verrebbero a farci qui, gli atleti che gareggeranno al Foro Italico? Più probabile rivedere un campione di agility che un ranista da podio. Eppure, sia questo impianto che quello della Salaria hanno conquistato in appello il diritto a esistere.

Come è successo? Avrà  influito che a costruire il secondo sia, tra gli altri, il figlio del precedente commissario straordinario? A che punto e perché è saltato il filtro che imponeva criteri per le concessioni? I responsabili della vecchia giunta raccontano di essere
stati esposti a “molte pressioni”. Se già  loro avevano in qualche caso ceduto, i successori si sono arresi. Il diluvio di nuove vasche è impressionante quanto disomogeneo. A suddividerle per i quartieri di Roma, tre ne hanno 9 ciascuna. Sette non ne hanno nessuna. A prendersene di più è la zona dei circoli, che con l’occasione ristrutturano, ampliano, aggiungono. E a trarne i principali benefici saranno, più che la cittadinanza, i soci paganti. Primi quelli dell’Aniene presieduto da Giovanni Malagò (che è anche alla guida del Comitato organizzatore di Roma 2009): hanno cominciato i lavori in anticipo sulla delibera comunale generale, li stanno già  concludendo e festeggeranno con 6 mila invitati le tre piscine pur avendone chiesta, in un primo momento solo una.

Ci sono coincidenze che incuriosiscono. Andiamo nel cuore della città , nel quartiere Trieste, alla Fondazione Cristo Re. Gestisce campi da calcetto sopraelevati, sul tetto di una palestra un tempo pubblica e la cui acquisizione, rivelano scritte sui muri, non tutti hanno digerito. C’è una nuova piscina, coperta, di 25 metri, autorizzata dalla giunta Veltroni. E insieme a quella sono sbocciati 330 posti auto nello stesso complesso, due agglomerati di box rossi e gialli venduti ormai completamente per cifre comprese tra i 68 e i 120 mila euro.

Giù la serranda, è tempo, come il “Nuotatore”, di arrivare a casa, o meglio, a quella che doveva essere la casa dei Mondiali: a Tor Vergata. Dietro l’Università  si stende una piana interrotta solo dai picnic e dall’immensa croce che fa da catalizzatore nei raduni religiosi. Uno spreco a cui se n’è sovrapposto un altro, di diverso segno. Eccola qui, la città  fantasma dello sport. Dove doveva esserci il museo c’è una baracca di lamiera. Al posto dei gusci di Calatrava due dentiere ammaccate. Dentro una di quelle la “vasca degli spiriti”. Non echeggiano i suoni delle bracciate di Phelps o delle entrate in acqua della Cagnotto, ma quelle di litigi, incomprensioni, fatali prese di posizione. Già  l’idea era una scommessa, una delle tante su cui Veltroni ha puntato per lasciare un’eredità  che invece evapora. Il giocattolo gli è cresciuto tra le mani, fino a diventare ingovernabile. Il palazzetto per volley e basket è passato, per rispondere ai criteri internazionali, da 8 mila a 15 mila posti. L’Università  ha scelto come progettista lo spagnolo Calatrava: tanto geniale quanto incontenibile. L’impresa appaltatrice era abituata a realizzazioni più schematiche. Ogni passo è divenuta una battaglia, un lievitar di costi e uno scambio di accuse. Presto è stato chiaro che i 280 milioni preventivati non sarebbero bastati, ne occorrevano almeno altri 100. A dir poco. E il tempo remava contro. L’elezione di Alemanno a sindaco è stata un’ascia. Se voleva spostare la teca dell’Ara Pacis, che già  c’era, figurarsi due gusci ancora da posare. Fermi tutti. Controlli, riconsiderazioni, meglio fermarsi qui. Meglio? Meglio aver già  speso 190 milioni per questo scarabocchio di cemento e ferro? Abbandonarlo lì vagheggiando futuri mondiali di basket o addirittura di baseball per riprenderlo? Meglio farne l’ennesimo detrito contemporaneo, la testimonianza da capsula del tempo che Roma dispensa rovine anche dal presente (salvo costellare quelle del passato di terrazze abusive)?

Eppure è così: il pubblico ha buttato 190 milioni. I privati, con l’alibi di doversi sostituire, ne hanno investiti altrettanti. Importa se molti dei loro impianti non saranno pronti a luglio, se non serviranno alla città  dopo, se le foresterie diventeranno piccoli alberghi intorno a una vasca che doveva essere iridata? Che cosa resterà  di tutto questo titanico sforzo: un monumento diffuso all’arte natatoria o un buco nell’acqua? Quando il “Nuotatore” finalmente arrivò “cercò di aprire le porte, ma erano chiuse a chiave e sulle mani gli rimase la ruggine delle maniglie… Batté con i pugni, tentò di abbatterle e poi si accorse che la casa era disabitata”.

di GABRIELE ROMAGNOLI e CORRADO ZUNINO da Repubblica

Nuove disposizioni della FINA per i Mondiali di Nuoto

Dieci corsie per le batterie del nuoto e prova tv subacquea: sono queste le novità  annunciate dalla FINA per i Mondiali di Roma09. La soluzione delle dieci corsie renderà  più veloce il programma quotidiano di qualificazione mentre rimangono immutate le otto corsie per le semifinali e le finali con la qualificazione dei migliori tempi. Per il momento nel nuoto sono già  iscritti 169 Paesi di tutti e cinque i continenti.

In vendita i biglietti per i Mondiali di Roma 2009

Il Mondiale entra nel vivo. Quando mancheranno quasi cento giorni all’inizio della manifestazione, partirà  la vendita dei primi biglietti ed abbonamenti. Si inizierà  domani, giovedì 2 aprile, quando saranno disponibili i ticket per il Nuoto ed i Tuffi. L’acquisto dei tagliandi delle altre discipline sarà  possibile dalla settimana successiva: da giovedì 9 aprile, dunque, toccherà  al Nuoto Sincronizzato ed alla Pallanuoto Maschile e Femminile.
Tutte le informazioni relative ai prezzi dei biglietti e dei pacchetti di abbonamento sono a disposizione sul sito www.roma09.it nella sezione ‘Ticketing’.
In alternativa, è possibile effettuare l’acquisto on-line sul sito www.listicket.it. La forbice dei prezzi va, per i singoli biglietti, da 5 a 30 euro per le eliminatorie del nuoto e da 15 a 90 per le finali; per gli abbonamenti la forbice, nelle singole specialità , va da 100 a 860 euro, con possibilità  di sconto nel caso di più specialità  prenotate in pacchetto.
Chiunque abbia già  effettuato la prenotazione avrà  risposta entro il 15 aprile e solo successivamente potrà  procedere all’acquisto dei biglietti prenotati.